Il ricordo di una bimba dai capelli biondi con gli occhi del mio stesso colore

Oggi tema:
descrivi il tuo nuovo compagno di banco.
(il ricordo più bello della mia infanzia, di una bimba dai capelli biondi con gli occhi del mio stesso colore)
Quarta elementare.
Scuola elementare parificata “SS. Crocifisso”
Istituto Suore Orsoline SS. Crocifisso
Palermo
Suor Maria Ausiliatrice è così bella
ed emana tanta luce che già illumina
da quando entro a scuola e la vedo, la cerco.
Ha un bel viso coi tratti di un Angelo.
E quando sono in classe mi sento al sicuro perché lei
con le sue grandi ali cariche di puro affetto mi protegge e mi dà calore.
La mia Maestra c’è, è con me,
ed io in quelle poche ore di una vita sono ben felice.
Perché lei mi vede.
E la mia matita è ferma e sicura quando disegno e scrivo,
e mi dice che la mia grafia è proprio bella.
E’ bello andare a scuola perché so che c’è lei,
la mia Maestra, e mamma ha fatto una scelta
proprio giusta a mandarmi dalle suore.
Oggi mi ha messo accanto una bimba, una femminuccia:
cambio per tutti noi bimbi del compagno di banco.
Che bello sono felice che oggi ho una così bella compagna di banco.
È la prima volta che ho una bimba al mio fianco,
prima solo altri compagni maschietti con cui studiavo.
 
Ovviamente già ci conoscevamo, ogni tanto l’aiutavo
E lei mi faceva dei dispettucci, voleva fare le stesse cose che facevo io.
Ricordo un giorno che Suor Maria mi disse
di tagliare dei foglietti con le forbici
tracciare dapprima una riga e seguendo questa tagliare il foglio.
Ricordo che lei mi si avvicina e mi dice che voleva provare,
le dico che la Maestra ha dato a me il compito e non a lei,
ma insiste e le cedo foglio e forbici e lei taglia,
Non appena arriva Suor Maria e vede il lavoro,
mi riprende e mi dice che non è fatto bene,
non tutti i foglietti son fatti bene, che è successo?
io mi giro verso lei e la guardo, ma rimango zitto.
Sento il rimprovero, ma non accuso,
se no pensavo se la prendeva anche con lei.
Ricordo i suoi occhietti un pò stizziti, quello si,
ricordo bene il suo sguardo di bimba un pò monella e dispettosa.
 
Suor Maria:
Oggi tema miei cari bimbi.
Descrivi il tuo nuovo compagno di banco.
Adesso silenzio e scrivete…
 
Inizio a scrivere, difficile ricordare cosa esattamente.
Forse appena una paginetta o due.
Ma son solo cose belle di lei,
forse i suoi capelli o i suoi occhi
o il suo bel viso
o solo il suo vestitino sotto il grembiulino di quanto era ben vestita
era un amore, un amore di bimba con gli occhietti da furbetta.
Ero così felice di averla accanto,
non lo avrei mai creduto.
E’ bella veramente, con quel visino dolce e sognante,
quella voce deliziosamente squillante e morbida.
E si avvicinava a vedere quel che scrivevo
e ammiccava silenziosamente con quello sguardo furbetto
tipico di una bimba della sua età.
Il tema è svolto, ho scritto di lei le cose più belle,
che in lei, la mia nuova compagna di banco, ho visto.
Ed estasiato consegno il foglio a Suor Maria tutto felice.
 
Mi sa che son stato il primo,
non ero bravo nei temi,
lo devo dire, appena una paginetta e mezza,
volevano che ampliassi di più le tesi
e non descrivere con semplici parole.
 
Via via i bimbi consegnano il loro lavoro
E la Maestra legge nel silenzio.
Ci guarda tutti e con un’aria un pò apprensiva
chiama me e la mia compagnetta
Ha un velo leggero nei suoi occhi, è decisa
Legge il mio tema a tutta la classe intera
Che bello sentire da lei quelle mie parole
Ed io sorrido compiaciuto e mi accorgo che
la mia compagnetta è di già stizzita.
Legge il compito suo Suor Maria.
C’è un silenzio tutti quanti assorti dalle sue parole
E son parole acide,
descrivono di me cose che non sapevo, non vedevo
il naso grosso,
le orecchie a mò di sventola, ma non troppo,
la mia esilità in quanto magrissimo,
il mio sentirmi troppo bravo nel disegno,
il mio farmi notare troppo dalla Maestra
e altre cose un pò così, stesso tono.
Ha solo visto il mio aspetto esteriore.
 
Suor Maria alza le braccia e fa vedere i temi alla classe,
dice questo è di Alberto ed è il miglior tema che oggi è stato svolto,
ha svolto perfettamente il tema, ne ha capito il senso:
il descrivere non solo l’aspetto esteriore del suo compagno di banco.
e questo è quello di Rita (? non ne sono sicuro) che non ha centrato il tema,
anziché descrivere ha solo scritto come appare il suo compagno di banco.
Con questo voglio dirvi bimbi miei
che dovete descrivere come ha fatto Alberto,
dovete descrivere senza lasciarvi ingannare dall’aspetto,
non fermarvi alle apparenze, ma guardare oltre,
cioè vedere nei vostri compagni tutte le cose belle, e compiacervi
e se vedete delle cose non belle non ditelo
perché se no farete provare solo del dispiacere.
Prologo.
Suor Maria con me aveva un occhio di riguardo rispetto agli altri bimbi?
Questo lo pensava la mia compagnetta,
per me trattava tutti gli altri bimbi allo stesso modo.
Certo ero un pò bravino, e mi affidava delle cose
un pò più non semplici da fare ma al fine
sempre più di farmi crescere
ma del resto penso lo faceva con tutti
era la Maestra di tutti non solo la mia.
Non ricordo il nome della mia compagnetta
perché l’ho avuta solo un giorno al mio fianco.
Potevo inventarmene uno, ma io ho scelto di descrivere di me
solo cose vere, non mi piace barare.
 
Non sò il perché ha scritto questo di me,
forse semplicemente era troppo piccola
per imparare a ballare, ma un giorno forse…
 
Il ricordo di una bimba dai capelli biondi col colore dei miei stessi occhi…
Il più bel tema che avessi mai svolto nella mia infanzia,
e questo me lo ricorderò per sempre.
Posso ben dire che ho avuto un’ottima Maestra
peccato che è stato solo per un anno.
 
26 settembre 2010 20:56
Il ricordo è dell’anno scolastico 1968-1969
 
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3 risposte a Il ricordo di una bimba dai capelli biondi con gli occhi del mio stesso colore

  1. Alberto ha detto:

    Questo ricordo ho cominciato a scriverlo due giorni fà, solo qualche riga, solo una bozza.Oggi ho preso la pagella della 4a elementare e allora i ricordi son fluiti dalla mia mente.Non ricordavo cosa avesse detto Suor Maria alla fine, ma poi scrivendo, il ricordo è riemerso…

  2. Alberto ha detto:

    La bimba non aveva i capelli biondi, anzi li aveva scuri, e gli occhi manco mi ricordo.Questo che ho scritto lo dedico ad una mia cara amica, che monella non è, tutt’altro,forse un pò dispettosa, ma non ne sono sicuro.Ho solo pensato a lei quando cercavo di ricordare cosa avessi scritto quel giornoe quel che ho scritto allora è lo stesso di adesso.

  3. Alberto ha detto:

    Ho modificato qualcosa, ci tenevo a pubblicarlo quando l’ho finito molto prima dell’alba,ma poi stamane mi ero accorto che non lo era. Adesso si…

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